Infezione da HBV e rischio di colangiocarcinoma intraepatico e di linfoma non-Hodgkin


Pochi studi hanno valutato il rischio di tumori diversi dal carcinoma epatocellulare associati con l’infezione da virus dell'epatite B ( HBV ).

Uno studio si è posto l'obiettivo di stimare i tassi di incidenza del colangiocarcinoma intraepatico e del linfoma non-Hodgkin e i suoi principali sottotipi in una coorte di donne fertili, e di valutare l’associazione di questi tumori con l'infezione cronica da HBV.

E' stato condotto uno studio di coorte che ha coinvolto 1.782.401 donne di Taiwan incinte, il cui stato sierologico per HBV è stato ottenuto dal Registro Nazionale delle Vaccinazioni per l'Epatite B.

Le nuove diagnosi di colangiocarcinoma intraepatico e linfoma non-Hodgkin sono state accertate attraverso la correlazione dei dati raccolti con il National Cancer Registry.

Dopo una media di 6.91 anni di follow-up, si sono verificati 18 casi di colangiocarcinoma intraepatico e 192 casi di linfoma non-Hodgkin, tra cui 99 casi di linfoma diffuso a grandi cellule B.

I tassi di incidenza di colangiocarcinoma intraepatico sono stati 0.09 e 0.43 per 100.000 anni-persona, rispettivamente, tra le donne sieronegative per l'antigene di superficie dell'epatite B ( HbsAg ) e quelle HBsAg-sieropositive, mostrando un hazard ratio aggiustato per l'età ( HR ) di 4.80.

I tassi di incidenza complessivi di linfoma non-Hodgkin per le donne HBsAg sieronegative e sieropositive sono stati rispettivamente 1.23 e 3.18 per 100.000 anni-persona, con un hazard ratio di 2.63.
Tra i sottotipi di linfoma non-Hodgkin, le donne HBsAg sieropositive avevano un aumentato rischio di linfoma diffuso a grandi cellule B rispetto a quelle HBsAg sieronegative ( tassi di incidenza: 1.81 e 0.60 per 100.000 anni-persona, rispettivamente; HR=3.09 ).
Il significativo aumento del rischio non è stato osservato per altri specifici sottotipi di linfoma non-Hodgkin.

In conclusione, l'infezione cronica da HBV è stata associata a un aumentato rischio di colangiocarcinoma intraepatico e linfoma diffuso a grandi cellule B nelle donne.
I dati suggeriscono un possibile ruolo eziologico di HBV nello sviluppo di colangiocarcinoma intraepatico e di specifici sottotipi di linfoma non-Hodgkin. ( Xagena2011 )

Fwu C et al, Hepatol 2011; 53: 1217-1225


Gastro2011 Inf2011 Onco2011 Emo2011



Indietro

Altri articoli

La terapia con statine è risultata correlata a un rischio ridotto di carcinoma epatocellulare nei pazienti con epatite B cronica. C'è...


L'impatto dell'infezione da virus dell'epatite B ( infezione da HBV ) sugli esiti dopo resezione del colangiocarcinoma intraepatico non è...


E' stato riscontrato un sensibile aumento dei tassi di malattia di Parkinson nei pazienti con epatite B ed epatite C. Non...


Sono stati presentati i risultati di due studi di fase 2 che hanno valutato l’efficacia di Ledipasvir 90 mg /...



Le lineeguida dell’American Association for the Study of Liver Diseases ( AASLD ) e dell’Infectious Diseases Society of America (...


Uno studio ha mostrato che i pazienti con infezione da HIV ( virus dell'immunodeficienza umana ), che ricevono terapia antiretrovirale...


Il Comitato di valutazione dei Rischi per la Farmacovigilanza ( PRAC ) dell’ EMA ( European Medicines Agency ) ha...


In uno studio caso-controllo di ricercatori italiani nei pazienti con linfoma non-Hodgkin (NHL) è stato osservato un aumento del rischio...


La durata ottimale del trattamento con analogo nucleosidico o nucleotidico ( Nuc ) nei pazienti con antigene ( HBeAg )-negativi...